BISCEGLIE – Il 16 gennaio, presso il Salone dei Congressi dell’Opera Don Uva, in via G. Bovio, 78, a Bisceglie, si è tenuta una convention sul tema “Universo Salute oggi: l’Opera Don Uva tra passato e futuro”. Presenti, tra gli altri, oltre a S.E. Mons. Vicenzo Pisanello, Vescovo di Oria e Commissario apostolico della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza, il Governatore della Puglia, Michele Emiliano, il Direttore Generale della Asl Bt, Alessandro Delle Donne, il Direttore Generale della Asl Fg, Vito Piazzolla, e il Presidente del Cda di Universo Salute, Giancarlo Pecoriello.
Si è trattato di un appuntamento di grande rilevanza per il futuro di Universo Salute dopo un biennio – il primo post “Casa Divina Provvidenza” – in cui il Don Uva ha voltato pagina, restituendo a Bisceglie, Foggia e Potenza un’Opera degna del suo Fondatore, della sua gente, fino a salvaguardare centinaia di posti di lavoro in quello che ancor oggi rappresenta uno dei maggiori poli occupazionali di Puglia e Basilicata.
Nell’anno che si è appena concluso, Universo Salute ha ottenuto la Certificazione di Qualità, per le strutture di Bisceglie e Foggia, dove gli Ispettori hanno riscontrato la piena conformità delle procedure agli standard ISO 9001:2015. Universo Salute ha inoltre conseguito il primato nelle graduatorie relative alla valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero pubbliche e private. Nel 2019 la sede di Bisceglie ha ottenuto il primato assoluto nella valutazione partecipata del grado di umanizzazione nelle strutture di ricovero-riabilitative. Nella graduatoria finale della ricerca promossa da Regione Puglia, Aress e Agenas la sede di Foggia è risultata prima tra le strutture per Acuti.
Per Universo Salute, che occupa ormai un posto d’onore nella gerarchia della sanità pugliese privata accreditata, si tratta di importanti riconoscimenti, emblematici del livello di indiscussa eccellenza raggiunto nel panorama della Sanità pugliese, ma che per l’AD Paolo Telesforo rappresentano solo dei punti di partenza in una complessa operazione di rilancio, coniugando un verbo condiviso ab origine: “demanicomializzare”. E’ l’imminente importantissimo step, relativo alla riconversione degli istituti ortofrenici, al culmine di un processo durato oltre 20 anni, uno dei più imponenti a livello europeo. Laddove c’era il manicomio oggi c’è la cittadella della cronicità, della disabilità, della riabilitazione, oltre che dell’assistenza al malato terminale. Il raggiungimento della fase finale di questo lungo processo passa attraverso la sintonia tra la capacità d’impresa e la buona politica, che ha reso possibile la realizzazione di un piccolo, nuovo miracolo italiano, di assoluta marca meridionale, così come sarebbe piaciuto ad un meridionalista pratico come Don Pasquale Uva.
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